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LA CAPSULITE ADESIVA: COS’E’ E  COME TRATTARLA

La capsulite adesiva, anche conosciuta come spalla congelata o frozen shoulder, è una condizione caratterizzata da dolore e rigidità. Questa condizione colpisce la capsula articolare, che è uno strato di tessuto connettivo che avvolge la testa omerale e la cavità della spalla (glena).

viene mostrata la spalla nel punto della patologia

COS’E’ LA CAPSULITE ADESIVA

La capsulite adesiva è una condizione caratterizzata da una restrizione funzionale dolorosa della mobilità sia attiva che passiva della spalla per la quale non vi sono riscontri radiografici significativi, tranne per la possibile presenza di osteopenia o tendinite calcifica”.

 E’  definita anche come “Frozen Shoulder”, termine che venne introdotto per la prima volta nel 1934 da Codman, che descriveva una condizione con determinate caratteristiche: esordio insidioso, dolore solitamente presente vicino alla zona di inserzione del Deltoide, incapacità di dormire sul lato affetto, movimenti di spalla (soprattutto elevazione e rotazione esterna omerali) incompleti e dolorosi, atrofia di Sovraspinato e Sottospinato, esami radiografici negativi tranne per la presenza di atrofia ossea.

Nel 1945 Neviesar portò l’attenzione sulla capsula articolare come fonte dei problemi, diversamente dai suoi predecessori che vedevano nella borsa subacromion-deltoidea la causa principale di tale condizione. Da qui propose il termine “Capsulite Adesiva”, per descrivere il cambiamento della sinovia a livello della capsula infiammata.

I SINTOMI DELLA CAPSULITE ADESIVA

I sintomi della capsulite adesiva, o spalla congelata, si manifestano solitamente in maniera progressiva,  progredisce attraverso diverse fasi e può durare diversi mesi.

  • Nella prima fase, i movimenti dell’articolazione sono molto dolorosi, ma possibili, mentre il raggio dei movimenti si riduce gradualmente. Questa fase dura in media fra i due e i nove mesi.
  • La seconda faseè caratterizzata da una leggera riduzione del dolore, accompagnata da una notevole diminuzione del raggio di movimenti possibili, per un periodo fra i quattro e i nove mesi.
  • La fase successiva, detta di “scongelamento”, vede un nuovo ampliamento delle possibilità di movimento dell’articolazione, fino al recupero, che può essere totale o solo parziale. Questa fase può durare fra i sei mesi e i due anni.

I sintomi possono variare da persona a persona, ma solitamente includono:

  • Dolore: Il dolore è uno dei sintomi principali. Può iniziare gradualmente e diventare più intenso nel tempo. Il dolore è spesso localizzato nella spalla e può irradiarsi verso il braccio.
  • Rigidità: La rigidità della spalla è un segno distintivo della capsulite adesiva. La persona può sperimentare una crescente difficoltà nel muovere la spalla in modi diversi. Inizialmente, la rigidità può limitarsi a movimenti specifici, ma con il tempo può coinvolgere l’intera gamma di movimento della spalla.
  • Limitazione dei movimenti: A causa della rigidità, i movimenti della spalla diventano limitati.
  • Progressione graduale: Di solito progredisce attraverso diverse fasi. Inizialmente, ci può essere un periodo di dolore significativo, seguito dalla fase di rigidità crescente e infine dalla fase di risoluzione, durante la quale i sintomi possono gradualmente migliorare.
  • Impatto sulla vita quotidiana: A causa dei sintomi dolorosi e della limitazione dei movimenti, può avere un impatto significativo sulle attività quotidiane come vestirsi, pettinarsi, sollevare oggetti e altre attività che coinvolgono la spalla.

LE CAUSE DELLA FROZEN SHOULDER

La causa esatta della frozen shoulder non è ancora completamente compresa, ma diversi fattori possono contribuire allo sviluppo di questa condizione, come ad esempio il  diabete, le malattie cardiache e le malattie della tiroide.

Le cause possono variare da persona a persona, e in alcuni casi, essa si verifica senza una causa apparente. Alcuni dei fattori che possono contribuire alla sua insorgenza includono:

  1. Infiammazione: L’infiammazione della capsula articolare della spalla è considerata uno dei fattori principali. L’infiammazione può causare dolore e provocare una risposta del corpo che porta alla formazione di tessuto cicatriziale o aderenze.
  2. Tessuto cicatriziale: La formazione di tessuto cicatriziale all’interno della capsula articolare può causare una contrazione della stessa, portando a una maggiore rigidità e limitazione dei movimenti.
  3. Aderenze articolari: Le aderenze articolari possono svilupparsi all’interno della capsula articolare, limitando la sua elasticità e la normale escursione dei movimenti.
  4. Disturbi sistemici: Alcune condizioni mediche, come il diabete, possono aumentare il rischio di sviluppare la capsulite adesiva. La relazione esatta tra il diabete e la spalla congelata non è completamente compresa, ma sembra esserci una correlazione.
  5. Traumi o interventi chirurgici alla spalla: Lesioni alla spalla o interventi chirurgici possono essere associati all’insorgenza della capsulite adesiva in alcune persone.
  6. Fattori ormonali: Alcune ricerche suggeriscono che i cambiamenti ormonali potrebbero contribuire allo sviluppo della capsulite adesiva, specialmente nelle donne.
  7. Predisposizione genetica: Alcuni individui possono avere una predisposizione genetica a sviluppare problemi alle articolazioni, tra cui la capsulite adesiva.

Spesso colpisce le persone tra i 40 ei 60 anni, e le donne sono più suscettibili rispetto agli uomini. Tuttavia, può verificarsi a qualsiasi età e in entrambi i sessi.

COME SI DIAGNOSTICA

La diagnosi è solitamente basata su una combinazione di valutazione clinica, anamnesi del paziente e talvolta esami diagnostici.

Ecco come solitamente viene diagnosticata:

  1. Anamnesi del paziente: Il medico inizierà con una dettagliata anamnesi del paziente per comprendere i sintomi, la loro durata e l’eventuale insorgenza di altri problemi alla spalla. Sarà importante discutere eventuali fattori di rischio come il diabete o eventi traumatici precedenti.
  2. Esame fisico: Il medico eseguirà un esame fisico per valutare la gamma di movimento della spalla, la presenza di dolore e di eventuali segni di infiammazione o rigidità. Durante l’esame, potrebbe essere richiesto al paziente di eseguire diversi movimenti per valutare la mobilità articolare.
  3. Esami di imaging: In alcuni casi, il medico potrebbe raccomandare esami di imaging per escludere altre condizioni e confermare la diagnosi.

I test di imaging possono includere:

  • Radiografie
  • risonanza magnetica (RM)
  • ecografia

Questi esami possono aiutare a visualizzare le strutture all’interno della spalla e escludere altre possibili cause del dolore e della rigidità.

  1. Esclusioni di altre condizioni: Poiché i sintomi della capsulite adesiva possono somigliare a quelli di altre patologie della spalla, il medico potrebbe escludere altre condizioni come lesioni dei tendini, borsiti o problemi articolari.

La diagnosi può spesso essere confermata sulla base dell’anamnesi del paziente, dell’esame fisico e dei risultati degli esami di imaging. È importante sottolineare che deve essere effettuata da un professionista medico qualificato, come un reumatologo o un ortopedico.

Una volta diagnosticata, il medico svilupperà un piano di trattamento personalizzato che può includere terapia fisica, farmaci per il controllo del dolore e, in alcuni casi, iniezioni di corticosteroidi.

TRATTAMENTI CONSIGLIATI NELLA CAPSULITE ADESIVA

Il trattamento della capsulite adesiva può coinvolgere diverse modalità per alleviare il dolore, migliorare la mobilità della spalla e facilitare il recupero della funzione articolare. Ecco alcuni dei trattamenti consigliati:

  1. Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): I FANS, come l’ibuprofene o il naprossene, possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore associato alla capsulite adesiva. Tuttavia, è importante discutere con il medico l’uso prolungato di questi farmaci e seguirne le indicazioni.
  2. Farmaci analgesici: I farmaci analgesici, come il paracetamolo, possono essere utilizzati per il controllo del dolore.
  3. Iniezioni di corticosteroidi: In alcuni casi, il medico potrebbe somministrare iniezioni di corticosteroidi direttamente nell’articolazione della spalla per ridurre l’infiammazione e il dolore.
  4. Terapia fisica: La terapia fisica svolge un ruolo fondamentale nel trattamento della “spalla congelata”. Gli esercizi mirati possono aiutare a migliorare la mobilità della spalla, ridurre la rigidità e rafforzare i muscoli circostanti.
  5. Manipolazione sotto anestesia (MUA): In alcuni casi, il medico può eseguire una manipolazione sotto anestesia per rompere le aderenze e migliorare la mobilità della spalla. Questa procedura viene eseguita in ambiente ospedaliero sotto controllo medico.
  6. Crioterapia o termoterapia: L’applicazione di calore o freddo può contribuire ad alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Queste modalità possono essere utilizzate a casa come parte del programma di gestione del dolore.
  7. Assistenza psicologica: Poiché la capsulite adesiva può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla capacità di svolgere attività quotidiane, il supporto psicologico può essere utile per gestire lo stress emotivo associato alla malattia.
  8. Esercizi domiciliari: Il medico o il terapista fisico può consigliare esercizi specifici da eseguire a casa per mantenere e migliorare la mobilità della spalla.

È importante notare che il trattamento può variare da persona a persona, a seconda della gravità dei sintomi e delle condizioni di salute individuali. La gestione della frozen shoulder richiede spesso una combinazione di approcci terapeutici.

QUANDO E’UTILE LA FISIOTERAPIA

La fisioterapia è spesso raccomandata come parte integrante del trattamento per questa condizione. La decisione di iniziare la fisioterapia dipende dalla gravità dei sintomi, dalla fase della malattia e dalle risposte individuali al trattamento. Ecco alcune indicazioni comuni per quando ricorrere alla fisioterapia:

  1. Dolore persistente: Se il dolore è persistente e interferisce significativamente con le attività quotidiane, la fisioterapia può essere presa in considerazione per alleviarlo.
  2. Rigidità articolare: La fisioterapia è spesso consigliata quando si verifica una significativa rigidità articolare che limita la gamma di movimento della spalla. Gli esercizi e le tecniche di mobilizzazione mirati possono aiutare a migliorare la flessibilità.
  3. Difficoltà nei movimenti: Se la capsulite adesiva sta causando difficoltà nei movimenti della spalla, come sollevare il braccio o raggiungere oggetti, la fisioterapia può essere utile per migliorare la funzione articolare.
  4. Fase iniziale o intermedia della malattia: La fisioterapia può essere particolarmente benefica nelle fasi iniziali o intermedie della capsulite adesiva, quando gli esercizi e le tecniche di mobilizzazione possono contribuire a prevenire ulteriori limitazioni della mobilità.
  5. Prevenzione delle complicanze: La fisioterapia può essere raccomandata anche per prevenire complicanze come l’atrofia muscolare e per promuovere il mantenimento della forza muscolare e della funzione articolare durante il periodo di immobilità.

È importante iniziare la fisioterapia sotto la supervisione di un terapista esperto. Il terapista  valuterà la situazione del paziente, stabilirà un piano di trattamento personalizzato e insegnerà esercizi specifici che possono essere eseguiti anche a casa.

In molti casi, la fisioterapia è combinata con altri approcci terapeutici, come l’uso di farmaci anti-infiammatori, iniezioni di corticosteroidi e, in casi selezionati, manipolazioni sotto anestesia. La decisione di iniziare la fisioterapia dovrebbe essere presa in collaborazione con il medico o il professionista della salute che sta gestendo il caso.

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GLI ESERCIZI DI FISIOTERAPIA CONSIGLIATI

La fisioterapia svolge un ruolo chiave nella gestione della frozen shoulder, mirando a migliorare la mobilità della spalla, ridurre il dolore e prevenire la progressione della rigidità. Di seguito sono riportate alcune pratiche comuni utilizzate nella fisioterapia

ESERCIZI DI MOBILIZZAZIONE PASSIVA E ATTIVA

Gli esercizi di mobilizzazione passiva e attiva sono spesso utilizzati nella fisioterapia al fine di migliorare la flessibilità e la mobilità della spalla. Questi esercizi possono essere eseguiti sotto la guida di un terapista e, in alcuni casi, possono essere incorporati in programmi di esercizi domiciliari. Di seguito sono forniti esempi di esercizi di mobilizzazione passiva e attiva:

Esercizi di Mobilizzazione Passiva:

  • Flessione anteriore con assistenza;
  • Rotazione esterna assistita;

Abduzione assistita

Esercizi di Mobilizzazione Attiva:

  • Sollevamento laterale con elastico;
  • Rotazione interna contro parete

ESERCIZI DI STRETCHING

Gli esercizi di stretching possono essere utili per migliorare la flessibilità e ridurre la rigidità nella spalla. Tuttavia, è importante eseguirli con cautela per evitare eccessivo stress o dolore. Di seguito sono riportati alcuni esempi di esercizi di stretching che possono essere inclusi nella gestione della frozen shoulder:

Stretching per la capsulite adesiva:

  • Stretching del muscolo deltoide;
  • Stretching del muscolo sopraspinato;
  • Stretching del muscolo tricipite

Assicurati di eseguire questi esercizi di stretching con molta gradualità e senza provocare dolore eccessivo.

sollevare due pesi leggeri con le braccia

ESERCIZI DI RINFORZO MUSCOLARE

Gli esercizi di rinforzo muscolare possono essere utili per mantenere la forza muscolare circostante, migliorare la stabilità della spalla e contribuire al recupero della funzione articolare. Ecco alcuni esempi di esercizi di rinforzo muscolare che possono essere utili:

Esercizi di Rinforzo Muscolare per la Capsulite Adesiva:

  • Esercizio di elevazione anteriore con pesi leggeri;
  • Esercizio di abduzione laterale con elastico;
  • Esercizio di sollevamento laterale con fascia elastica;
  • Esercizio di retrazione scapolare;
  • Esercizio di flessione del gomito;
  • Esercizio di rotazione interna con resistenza

È importante notare che i trattamenti fisioterapici  devono essere personalizzati in base alle esigenze individuali del paziente. La consulenza di un terapista fisico esperto è fondamentale per sviluppare un programma efficace. Inoltre, la collaborazione con altri professionisti della salute, come reumatologi o ortopedici, è spesso essenziale per una gestione completa della patologia.

GLI ESERCIZI PENDOLARI DI CONDMAN

Gli esercizi di Codman, anche conosciuti come esercizi pendolari o esercizi pendolari di spalla, sono spesso utilizzati nella gestione della capsulite adesiva per migliorare la flessibilità e ridurre la rigidità della spalla. Questi esercizi coinvolgono movimenti pendolari controllati e possono essere utili nelle fasi iniziali o intermedie. Ecco come eseguirli:

Esercizi di Codman per la Capsulite Adesiva:

  1. Posizionamento Iniziale;
  2. Movimenti Pendolari:
  3. Movimenti Circolari;
  4. Movimenti Laterali;
  5. Rilassamento Muscolare:
  6. Durata e Frequenza

Consigli Importanti:

  • Controllo del Dolore: Gli esercizi di Codman dovrebbero essere eseguiti in modo da non causare dolore eccessivo. Se si verifica dolore significativo, interrompere gli esercizi e consultare il professionista della salute.
  • Gradualità: Iniziare con movimenti piccoli e gradualmente aumentare l’ampiezza man mano che la flessibilità migliora.
  • Supervisione: Inizialmente, è consigliabile eseguire questi esercizi sotto la supervisione di un terapista fisico che può fornire indicazioni specifiche sulla corretta esecuzione.

Gli esercizi di Codman sono spesso considerati sicuri e ben tollerati, ma è sempre consigliabile consultare un professionista della salute prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi.

giovane uomo che dorme di schiena

COME DORMIRE SERENI CON LA CAPSULITE ADESIVA

L’infiammazione delle borse della spalla può ripercuotersi non solo sulle attività quotidiane, ma anche sul riposo notturno, causando disturbi del sonno. Fortunatamente, per migliorare la qualità del riposo, possono essere messi in atto una serie di accorgimenti:

  • Dormire sul fianco opposto rispetto alla spalla colpita da borsite, oppure sdraiati sulla schiena o sulla pancia, evitando invece di assumere una posizione che causi una compressione della spalla dolente
  • Posizionare un cuscino in modo che impedisca di appoggiarsi sul lato della spalla dolente
  • Evitare di dormire con il braccio corrispondente alla spalla dolorante sotto al cuscino
  • Riposare in maniera corretta: mantenere un programma di sonno regolare, spegnere TV, computer, telefoni o altri schermi poco prima di andare a letto, evitare caffeina, nicotina e alcol la sera, sono tutti accorgimenti che, in generale, migliorano il riposo di notte e possono, quindi, aiutare anche in caso di dolore alla spalla.
donna che si veste

OBIETTIVI

Nella gestione della capsulite adesiva, gli obiettivi del trattamento sono principalmente volti a migliorare la mobilità della spalla, ridurre il dolore, ripristinare la funzione articolare e consentire al paziente di riprendere le normali attività quotidiane. Gli obiettivi specifici possono variare da persona a persona in base alla gravità dei sintomi e alle esigenze individuali, ma generalmente includono quanto segue:

Alleviare il Dolore:

Ridurre l’intensità del dolore associato attraverso farmaci anti-infiammatori, terapie fisiche, e, se necessario, iniezioni di corticosteroidi.

Migliorare la Mobilità Articolare:

  • Incrementare la flessibilità e la mobilità della spalla attraverso esercizi di mobilizzazione, stretching e terapia fisica.

Prevenire o Ridurre la Rigidità Articolare:

  • Evitare il peggioramento della rigidità articolare e, se possibile, ridurre l’ampiezza della limitazione dei movimenti.

Mantenere o Ripristinare la Forza Muscolare:

  • Preservare o ripristinare la forza muscolare della spalla e dei muscoli circostanti attraverso esercizi di rinforzo muscolare.

Facilitare le Attività Quotidiane:

  • Consentire al paziente di svolgere le normali attività quotidiane, come vestirsi, pettinarsi e sollevare oggetti, riducendo al minimo l’impatto della patologia sulla qualità della vita.

Migliorare la Funzione Articolare:

  • Ripristinare la funzione articolare normale della spalla per consentire movimenti più ampi e versatili.

Prevenire le Complicanze a Lungo Termine:

  • Ridurre il rischio di complicanze come l’atrofia muscolare e migliorare la salute complessiva della spalla.

Migliorare la Qualità di Vita:

  • Ridurre l’impatto psicologico della malattia, migliorando la qualità di vita del paziente e la sua capacità di partecipare alle attività quotidiane e sociali.

Gli obiettivi del trattamento devono essere stabiliti in collaborazione con il professionista della salute che gestisce il caso, che può includere medici, terapisti fisici, reumatologi o ortopedici. La gestione della patologia richiede spesso un approccio multidisciplinare per ottimizzare i risultati e adattare il trattamento alle esigenze individuali del paziente.

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