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LA FIBROMIALGIA E IL PERCORSO RIABILITATIVO CONSIGLIATO

La fibromialgia è una condizione medica cronica caratterizzata da dolore diffuso in tutto il corpo, che può insorgere al minimo sforzo come salire le scale o dopo aver contratto a lungo un muscolo per mantenere una posizione, accompagnato da affaticamento, insonnia, disturbi gastrointestinali, cefalea, deficit di memoria, ansia e depressione. È una sindrome complessa e multifattoriale, spesso difficile da diagnosticare perché i sintomi possono essere simili a quelli di altre patologie.

reumatologo che visita una donna senza capie cosa abbia

PERCHÉ LA FIBROMIALGIA È SPESSO DEFINITA “LA MALATTIA INVISIBILE”  

La fibromialgia è spesso definita “la malattia invisibile” perché i suoi sintomi non sono facilmente osservabili o misurabili da un punto di vista esterno, creando difficoltà sia nella diagnosi che nella comprensione della condizione da parte di chi non ne è affetto.

Mancanza di Evidenze Visibili:

  • Assenza di Segni Esteriori: A differenza di molte altre condizioni mediche, la fibromialgia non presenta segni fisici evidenti come gonfiore, arrossamenti o deformità. Le persone che ne soffrono possono apparire perfettamente sane agli occhi degli altri.
  • Esami di Laboratorio Normali: Gli esami del sangue, le radiografie e altre indagini diagnostiche standard non mostrano anomalie specifiche nella fibromialgia. Questo può rendere difficile per i medici individuare la condizione e per i pazienti ottenere una diagnosi chiara.

Sintomi Soggettivi:

  • Dolore e Affaticamento: I principali sintomi della fibromialgia, come il dolore diffuso e la fatica cronica, sono altamente soggettivi e difficili da quantificare. Questi sintomi variano da persona a persona e possono fluttuare di intensità, rendendo la condizione ancora più complessa da comprendere e diagnosticare.
  • Problemi Cognitivi: I problemi di memoria e concentrazione, spesso descritti come “fibro-fog”, non possono essere facilmente misurati o osservati da un punto di vista esterno, contribuendo all’idea che la malattia sia invisibile.

Sfiducia e Malintesi:

  • Incredulità e Sfiducia: A causa della mancanza di segni visibili e di esami diagnostici concreti, le persone con fibromialgia spesso affrontano incredulità e sfiducia da parte di familiari, amici e persino alcuni professionisti della salute. Questo può portare a sentimenti di isolamento e frustrazione.
  • Mancanza di Consapevolezza: La fibromialgia è ancora poco compresa e talvolta stigmatizzata. La mancanza di conoscenza e comprensione della condizione tra il pubblico generale e alcuni settori della comunità medica contribuisce ulteriormente a questa percezione di invisibilità.

Impatti sulla Vita Quotidiana:

  • Limitazioni Non Evidenti: Anche se le persone con fibromialgia possono sembrare in buona salute, possono affrontare limitazioni significative nella loro vita quotidiana a causa del dolore cronico e della fatica. Queste limitazioni non sono sempre evidenti agli altri, rendendo difficile per i pazienti ottenere il supporto di cui hanno bisogno.
corpo umano su cui sono indicati i trigger-points

I CRITERI PER DIAGNOSTICARE LA FIBROMIALGIA: I TRIGGER POINTS

La diagnosi di fibromialgia eseguita dal reumatologo, si basa su una combinazione di sintomi clinici e criteri diagnostici stabiliti. Storicamente, uno degli approcci più utilizzati per la diagnosi di fibromialgia è stato l’uso dei “trigger points” o “tender points“. Questi punti sono specifiche aree del corpo che risultano particolarmente sensibili alla pressione nei pazienti con fibromialgia.

I TENDER POINTS sono 18 in tutto il corpo: se durante la visita reumatologica si avverte dolore alla pressione di circa 4 kg (equivalente a una leggera pressione con il pollice) in almeno 11 dei 18 tender points specifici, probabilmente si giungerà alla diagnosi di “fibromialgia”.

Gli 18 tender points sono:

  • Regione occipitale (base del cranio)
  • Regione cervicale anteriore (parte anteriore del collo)
  • Regione trapezoidale (parte superiore delle spalle)
  • Regione sovraspinata (parte superiore della schiena)
  • Regione gluteale (natiche)
  • Regione trocanterica (parte laterale dei fianchi)
  • Regione costocondrale (parte superiore del torace)
  • Regione epicondilare laterale (gomito)
  • Regione del ginocchio

Criteri Moderni (ACR 2010 e successivi)

Nel 2010, l’ACR ha aggiornato i criteri diagnostici per riflettere una comprensione più ampia della fibromialgia, riducendo l’importanza dei tender points. I criteri aggiornati includono:

  1. Indice del dolore diffuso (Widespread Pain Index – WPI): Un punteggio basato su 19 aree del corpo in cui il paziente ha sperimentato dolore nell’ultima settimana.
  2. Scala di gravità dei sintomi (Symptom Severity Scale – SS): Una scala che valuta la gravità della fatica, del sonno non ristoratore, dei problemi cognitivi e dei sintomi somatici generali.
  3. Sintomi presenti per almeno tre mesi: Il dolore e gli altri sintomi devono essere presenti a un livello simile per almeno tre mesi.
  4. Esclusione di altre condizioni: La fibromialgia non può essere diagnosticata se esiste un’altra condizione che può spiegare il dolore e i sintomi.

Considerazioni Cliniche

Anche se i trigger points non sono più il fulcro della diagnosi, molti clinici possono ancora usarli come parte dell’esame fisico per raccogliere indizi sulla presenza di fibromialgia. Tuttavia, la diagnosi oggi è più centrata sui sintomi globali del paziente e sull’esclusione di altre malattie.

donna seduta a terra che si regge la pancia addolorata

FIBROMIALGIA: QUALI SONO LE CAUSE?

La fibromialgia è “probabilmente” causata da un’interazione complessa di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. La comprensione delle cause esatte è ancora oggetto di ricerca continua, ma questi fattori combinati sembrano giocare un ruolo cruciale nello sviluppo e nella manifestazione della condizione.

Ecco alcuni dei principali fattori che possono contribuire allo sviluppo della fibromialgia:

Fattori Genetici:

  1. Predisposizione Familiare: La fibromialgia tende a manifestarsi in famiglie, suggerendo che ci potrebbe essere una componente genetica. Alcuni geni potrebbero rendere una persona più suscettibile a sviluppare la condizione.

Fattori Biologici:

  1. Anomalie nel Sistema Nervoso Centrale: La ricerca suggerisce che le persone con fibromialgia potrebbero avere una maggiore sensibilità al dolore dovuta a disfunzioni nel modo in cui il cervello e il midollo spinale elaborano i segnali del dolore.
  2. Squilibri Neurochimici: Livelli alterati di neurotrasmettitori come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina, che regolano il dolore, l’umore e il sonno, possono essere implicati nella fibromialgia.
  3. Disturbi del Sonno: Problemi di sonno, come l’insonnia o la sindrome delle gambe senza riposo, sono comuni nelle persone con fibromialgia e possono esacerbare i sintomi.
  4. Disturbi Autoimmuni: Malattie come il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide e la sindrome di Sjögren sono frequentemente associate alla fibromialgia. Le persone con queste condizioni autoimmuni hanno un rischio maggiore di sviluppare fibromialgia.
  5. Sindrome del Colon Irritabile (IBS): È comune che le persone con sindrome del colon irritabile soffrano anche di fibromialgia. Queste condizioni possono condividere fattori di rischio comuni, come una sensibilità aumentata al dolore.

Fattori Ambientali:

  1. Infezioni: Alcune infezioni possono scatenare o aggravare la fibromialgia in alcune persone. Ad esempio, malattie virali o batteriche possono influenzare il sistema immunitario e nervoso, contribuendo allo sviluppo della condizione.
  2. Traumi Fisici o Emotivi: Eventi traumatici, come incidenti automobilistici o esperienze di forte stress emotivo, possono scatenare la fibromialgia in individui predisposti.

Fattori Psicologici:

  1. Stress e Ansia: Lo stress cronico e l’ansia possono influenzare il sistema nervoso centrale, aumentare la sensibilità al dolore e contribuire all’insorgenza della fibromialgia.

Altri Fattori:

  1. Disfunzioni Ormonali: Alcune ricerche indicano che alterazioni nei livelli ormonali, come quelli degli ormoni tiroidei o degli ormoni dello stress (cortisolo), possono avere un ruolo nella fibromialgia.

Meccanismi Possibili:

  • Sensibilizzazione Centrale: Un’ipotesi chiave è che la fibromialgia coinvolga la sensibilizzazione centrale, un processo in cui il sistema nervoso centrale diventa ipersensibile ai segnali di dolore. Questo può portare a una percezione amplificata del dolore, anche in risposta a stimoli che normalmente non sarebbero dolorosi.
  • Disregolazione del Sistema di Risposta allo Stress: La fibromialgia potrebbe essere legata a una disfunzione nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che regola la risposta del corpo allo stress.

LA FIBROMIALGIA: I SINTOMI

La fibromialgia è caratterizzata da una varietà di sintomi che possono variare in intensità e manifestarsi in modo diverso da persona a persona. Ecco una panoramica dei sintomi più comuni:

Sintomi Principali:

  1. Dolore Diffuso:
    • Il dolore associato alla fibromialgia è spesso descritto come un dolore costante e sordo che dura per almeno tre mesi. Di solito si verifica su entrambi i lati del corpo e sia sopra che sotto la vita.
  1. Affaticamento:
    • Le persone con fibromialgia spesso si sentono stanche e affaticate, anche dopo aver dormito a lungo. Il sonno può essere interrotto dal dolore, e molte persone con fibromialgia soffrono di altri disturbi del sonno, come l’insonnia, la sindrome delle gambe senza riposo o l’apnea notturna.
  1. Problemi del Sonno:
    • Il sonno non è ristoratore, il che significa che le persone non si sentono riposate al risveglio. Possono anche avere difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.
  1. Problemi Cognitivi (“Fibro-fog”):
    • Questi comprendono difficoltà di concentrazione, attenzione e memoria. La “nebbia fibromialgica” può interferire con la capacità di eseguire compiti mentali semplici e complessi.

Altri Sintomi Comuni:

  1. Rigidità:
    • La rigidità del corpo è più comune al mattino e può durare tutto il giorno. Può somigliare alla rigidità osservata nell’artrite.
  1. Mal di Testa:
    • Molte persone con fibromialgia soffrono di mal di testa frequenti, inclusi mal di testa tensivi ed emicranie.
  1. Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS):
    • Sintomi gastrointestinali, come dolore addominale, gonfiore, costipazione e diarrea, sono comuni tra le persone con fibromialgia.
  1. Disturbi dell’Umore:
    • Ansia e depressione sono frequenti. La natura cronica e debilitante della malattia può influenzare negativamente l’umore.
  1. Sensibilità Aumentata:
    • Aumento della sensibilità al dolore, ma anche alla luce, al rumore, agli odori e alle temperature (ipersensibilità sensoriale).
  1. Formicolio e Intorpidimento:
    • Sensazioni di formicolio o intorpidimento nelle mani e nei piedi (parestesie).
  1. Spasmi Muscolari e Crampi:
    • Crampi e spasmi muscolari dolorosi possono verificarsi frequentemente.
  1. Problemi di Equilibrio e Vertigini:
    • Alcuni pazienti riportano difficoltà di equilibrio e sensazioni di vertigini.
  1. Secchezza degli Occhi e della Bocca:
    • Secchezza oculare e orale sono comuni e possono contribuire alla sensazione di disagio.

Sintomi Meno Comuni:

  • Dolore Toracico: Alcuni possono avvertire dolore nel petto che può essere confuso con un problema cardiaco.
  • Sensibilità Cutanea: La pelle può essere particolarmente sensibile al tatto e alla pressione.
  • Disturbi Urogenitali: Problemi urinari, come la cistite interstiziale, e disfunzioni sessuali possono verificarsi.
muscolo dell'avambraccio sano e distrofico

PERCHE’ LA FIBROMIALGIA E’ SPESSO CONFUSA CON LA DISTROFIA MIOTONICA DI TIPO 2

La fibromialgia e la distrofia miotonica di tipo 2 (DM2) sono due condizioni distinte, ma condividono alcuni sintomi comuni che possono creare confusione al momento della diagnosi, come ad esempio il dolore muscolare e la fatica, tuttavia differiscono significativamente in termini di cause, diagnosi e trattamento.

Ecco una sintesi delle principali differenze tra la fibromialgia e la distrofia miotonica di tipo 2 (DM2):

Fibromialgia

  • Cause: Non completamente comprese; multifattoriale (genetica, ambiente, psicologia).
  • Sintomi: Dolore diffuso, affaticamento, problemi del sonno, problemi cognitivi (fibro-fog).
  • Diagnosi: Basata sui sintomi e sull’esclusione di altre condizioni; criteri diagnostici specifici.
  • Trattamento: Farmaci per il dolore, antidepressivi, terapia fisica, terapie psicologiche, cambiamenti nello stile di vita.

Distrofia Miotonica di Tipo 2 (DM2)

  • Cause: Malattia genetica autosomica dominante causata da una mutazione nel gene CNBP.
  • Sintomi: Miotonia (difficoltà a rilassare i muscoli), debolezza muscolare, dolore muscolare, cataratte, problemi cardiaci e endocrini.
  • Diagnosi: Confermata tramite test genetici; esami elettromiografici (EMG) per valutare la miotonia.
  • Trattamento: Gestione dei sintomi con farmaci per la miotonia, fisioterapia, monitoraggio delle complicanze cardiache ed endocrine.

Differenze Chiave:

  • Eziologia: La Fibromialgia è multifattoriale e non completamente chiara, mentre la DM2 è genetica.
  • Sintomi: La Fibromialgia ha principalmente dolore diffuso e affaticamento; la DM2 presenta miotonia e debolezza muscolare.
  • Diagnosi: La Fibromialgia è clinica; la DM2 richiede test genetici.
  • Trattamento: La Fibromialgia usa una combinazione di terapie per gestire i sintomi; la DM2 richiede trattamenti specifici per le complicanze muscolari e sistemiche.

L’IMPATTO SULLA VITA QUOTIDIANA DELLA FIBROMIALGIA

La fibromialgia può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone che ne soffrono. I sintomi cronici e variabili possono influenzare diverse aree della vita, dalle attività quotidiane alle relazioni sociali e lavorative.

Ecco alcuni dei principali modi in cui la fibromialgia può influenzare la vita quotidiana:

1. Attività Quotidiane:

  • Dolore e Affaticamento: Il dolore costante e la stanchezza possono rendere difficile svolgere attività quotidiane come fare la spesa, pulire la casa, cucinare o prendersi cura dei figli.
  • Rigidità Muscolare: La rigidità, specialmente al mattino, può limitare la mobilità e la capacità di iniziare la giornata.

2. Lavoro:

  • Assenze Frequenti: Il dolore e la fatica possono portare a frequenti assenze dal lavoro, influenzando la produttività e la stabilità lavorativa.
  • Prestazioni Ridotte: I problemi cognitivi (fibro-fog) come difficoltà di concentrazione e memoria possono compromettere le prestazioni lavorative e la capacità di svolgere compiti complessi.
  • Limitazioni Fisiche: Alcuni lavori che richiedono sforzi fisici o lunghi periodi in piedi possono diventare difficili o impossibili da eseguire.

3. Relazioni Sociali:

  • Isolamento: Il dolore cronico e l’affaticamento possono portare a una riduzione delle attività sociali, causando isolamento e solitudine.
  • Incomprensione: La mancanza di segni visibili della malattia può portare a incomprensioni con amici e familiari, che potrebbero non comprendere la gravità della condizione.

4. Salute Mentale:

  • Depressione e Ansia: La fibromialgia è spesso associata a disturbi dell’umore. L’affrontare una malattia cronica può portare a sentimenti di depressione e ansia.
  • Stress: Lo stress derivante dalla gestione dei sintomi e dalle limitazioni quotidiane può esacerbare i sintomi della fibromialgia.

5. Sonno:

  • Disturbi del Sonno: L’insonnia e il sonno non ristoratore sono comuni e possono peggiorare il dolore e l’affaticamento, creando un ciclo difficile da interrompere.
  • Apnea Notturna e Sindrome delle Gambe Senza Riposo: Questi disturbi possono interferire ulteriormente con il sonno.

6. Attività Fisica:

  • Limitazioni nell’Esercizio: Anche se l’esercizio fisico può aiutare a gestire i sintomi, la fatica e il dolore possono rendere difficile mantenere un regime di esercizio regolare.
  • Attività Ridotte: Molte persone con fibromialgia devono ridurre o modificare le loro attività fisiche, il che può influenzare negativamente la loro forma fisica e il benessere generale.

8. Qualità della Vita:

  • Riduzione della Qualità della Vita: L’impatto combinato di dolore cronico, affaticamento, disturbi del sonno e limitazioni fisiche può significativamente ridurre la qualità della vita delle persone con fibromialgia.

PERCHÉ LA FIBROMIALGIA COLPISCE CON PIÙ FREQUENZA LE DONNE?

La fibromialgia colpisce le donne con una frequenza significativamente maggiore rispetto agli uomini, e le ragioni di questa disparità di genere non sono completamente comprese. Tuttavia, ci sono diverse teorie e fattori che potrebbero contribuire a questa differenza:

Fattori Ormonali:

  1. Influenza degli Ormoni: Gli ormoni sessuali, in particolare gli estrogeni, possono influenzare la percezione del dolore. Le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa potrebbero rendere le donne più suscettibili al dolore cronico e alla fibromialgia.
  2. Ciclo Mestruale: Alcuni studi suggeriscono che i livelli di estrogeni e progesterone possono modulare la sensibilità al dolore, il che potrebbe spiegare perché molte donne riferiscono un peggioramento dei sintomi della fibromialgia durante i periodi di variazione ormonale.

Fattori Genetici:

  1. Predisposizione Genetica: Esistono prove che suggeriscono una componente genetica nella fibromialgia. Le donne possono avere una predisposizione genetica che aumenta la loro vulnerabilità a sviluppare la malattia.

Fattori Psicologici e Socioculturali:

  1. Stress e Trauma: Le donne potrebbero essere più esposte a eventi stressanti o traumatici che possono scatenare la fibromialgia. Lo stress cronico è noto per influenzare negativamente la salute e può contribuire all’insorgenza della fibromialgia.
  2. Ruoli di Genere e Carichi di Lavoro: Le donne spesso svolgono ruoli multipli nella società (come caregiver, lavoratrici e responsabili delle faccende domestiche), il che può contribuire a livelli di stress più elevati e a una maggiore incidenza di disturbi legati allo stress, come la fibromialgia.

Fattori Neurobiologici:

  1. Sensibilizzazione Centrale: Le donne potrebbero avere una maggiore sensibilità del sistema nervoso centrale, rendendole più inclini a sviluppare condizioni caratterizzate da dolore cronico. Studi suggeriscono che le differenze nella percezione del dolore e nella sensibilizzazione centrale possono essere influenzate dal sesso.
  2. Neurotrasmettitori: Le differenze nei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina, che modulano il dolore e l’umore, possono anche giocare un ruolo nella maggiore prevalenza della fibromialgia nelle donne.

Fattori Diagnostici:

  1. Diagnosi e Consapevolezza: Le donne potrebbero essere più propense a cercare assistenza medica per sintomi di dolore cronico rispetto agli uomini, portando a una maggiore diagnosi di fibromialgia. Inoltre, i medici potrebbero avere una maggiore consapevolezza della fibromialgia nelle donne e quindi essere più inclini a diagnosticare questa condizione in pazienti femminili.

In sintesi, la maggiore prevalenza della fibromialgia nelle donne è probabilmente il risultato di una combinazione di fattori ormonali, genetici, psicologici, socioculturali e neurobiologici. Mentre la ricerca continua a esplorare queste aree, è chiaro che la complessità della fibromialgia richiede un approccio multidisciplinare per comprenderne pienamente le cause e sviluppare trattamenti efficaci.

I BENEFICI DELLA FISIOTERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLA FIBRIOMIALGIA

La fisioterapia può offrire numerosi benefici per il trattamento della fibromialgia, una condizione cronica caratterizzata da dolore diffuso, affaticamento e una serie di altri sintomi. Ecco alcuni dei principali benefici della fisioterapia per chi soffre di fibromialgia:

  1. Riduzione del Dolore
    La fisioterapia utilizza diverse tecniche, come la terapia manuale, la massoterapia e gli esercizi di stretching, che possono aiutare a ridurre il dolore muscolare e articolare associato alla fibromialgia. Il miglioramento della circolazione sanguigna e il rilassamento dei muscoli contribuiscono ad alleviare il dolore.
  2. Miglioramento della Flessibilità e della Mobilità
    Gli esercizi di stretching e di mobilità aiutano a mantenere o migliorare la flessibilità delle articolazioni e dei muscoli, riducendo la rigidità che è spesso presente nei pazienti con fibromialgia. Ciò può facilitare le attività quotidiane e migliorare la qualità della vita.
  3. Incremento della Forza Muscolare
    Programmi di esercizi specifici, come il rafforzamento muscolare, possono aiutare a migliorare la forza generale e la resistenza muscolare. Questo è particolarmente utile per combattere la sensazione di debolezza e affaticamento che spesso accompagna la fibromialgia.
  4. Miglioramento della Postura
    La fisioterapia può aiutare a correggere problemi posturali, che possono contribuire al dolore e al disagio. Una migliore postura può ridurre lo stress su muscoli e articolazioni, alleviando così alcuni dei sintomi della fibromialgia.
  5. Gestione dello Stress e del Benessere Psicologico
    La fibromialgia è spesso associata a stress e problemi psicologici come ansia e depressione. La fisioterapia può includere tecniche di rilassamento e respirazione, che aiutano a gestire lo stress e migliorare il benessere mentale. Inoltre, l’esercizio fisico è noto per avere effetti positivi sull’umore e sulla riduzione dell’ansia.
  6. Educazione e Autogestione
    I fisioterapisti possono fornire educazione sui modi migliori per gestire i sintomi della fibromialgia, incluso l’insegnamento di tecniche di autogestione che i pazienti possono utilizzare a casa. Questo può includere esercizi personalizzati, consigli su come affrontare il dolore e suggerimenti per migliorare il sonno e la qualità della vita.
  7. Riduzione dell’Affaticamento
    L’esercizio fisico, anche se moderato, può aiutare a migliorare i livelli di energia e ridurre l’affaticamento. La fisioterapia può aiutare i pazienti a trovare il giusto equilibrio tra attività fisica e riposo, evitando di esacerbare i sintomi.
  8. Miglioramento della Qualità del Sonno
    Gli interventi di fisioterapia possono contribuire a migliorare la qualità del sonno, affrontando alcuni dei fattori fisici che possono disturbare il riposo, come il dolore e la tensione muscolare.
esercizi di fisioterapia in acqua

ESEMPI DI INTERVENTI FISIOTERAPICI 

Nella gestione della fibromialgia, la fisioterapia utilizza diversi approcci per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Ecco alcuni esempi specifici di interventi fisioterapici comunemente utilizzati:

1-Terapia Manuale
La terapia manuale è utilizzata per ridurre la tensione muscolare e migliorare la mobilità articolare. Gli esempi includono:
• Massoterapia: Massaggio per rilassare i muscoli contratti e migliorare la circolazione.
Manipolazione articolare: Tecniche per migliorare la mobilità articolare e ridurre il dolore.

2-Esercizi di Stretching

Gli esercizi di stretching mirano a migliorare la flessibilità muscolare e ridurre la rigidità. Possono includere:
• Stretching globale attivo: Esercizi che coinvolgono diversi gruppi muscolari per migliorare la flessibilità generale.
• Stretching specifico: Esercizi mirati per alleviare la tensione muscolare in aree specifiche come collo, spalle, schiena e gambe.

3-Esercizi di Rafforzamento Muscolare
Questi esercizi sono progettati per migliorare la forza muscolare e la resistenza, aiutando a sostenere meglio le articolazioni e a migliorare la postura. Esempi includono:
• Esercizi con pesi leggeri: Utilizzo di pesi o bande elastiche per rafforzare i muscoli senza sovraccaricare le articolazioni.
• Esercizi di resistenza progressiva: Aumento graduale della resistenza per migliorare la forza muscolare nel tempo.

4-Esercizio Aerobico a Basso Impatto
L’aerobica a basso impatto aiuta a migliorare la resistenza cardiovascolare senza aggravare i sintomi della fibromialgia. Esempi includono:
• Camminare: Attività aerobica semplice che può essere adattata al livello di resistenza del paziente.
• Nuoto o idroterapia: Esercizi in acqua per ridurre la pressione sulle articolazioni mentre si migliora la resistenza.

5-Educazione e Autogestione
La fisioterapia include spesso sessioni educative per insegnare ai pazienti come gestire i sintomi della fibromialgia nel quotidiano. Questi possono includere:
• Istruzioni sull’uso di tecniche di rilassamento: Come la respirazione profonda o la meditazione per gestire lo stress.
• Educazione posturale: Consigli su come migliorare la postura per ridurre il dolore e la tensione muscolare.

6-Tecniche di Rilassamento e Gestione dello Stress
Queste tecniche aiutano a ridurre lo stress, che può contribuire ai sintomi della fibromialgia. Esempi includono:
Biofeedback: Tecnica che insegna al paziente a controllare le risposte fisiologiche per ridurre il dolore.
• Rilassamento progressivo dei muscoli: Esercizi per rilassare i muscoli contratti e alleviare il dolore.

7-Terapia dell’Acqua (Idroterapia)
L’idroterapia utilizza l’acqua calda per alleviare il dolore e migliorare la mobilità. Esempi di esercizi in acqua includono:
• Esposizione a temperature calde: Bagni caldi o docce calde per alleviare la rigidità muscolare.
Esercizi in piscina: Attività fisica in acqua che riduce l’impatto sulle articolazioni mentre si lavora sulla mobilità e sulla resistenza.

Questi sono solo alcuni degli interventi fisioterapici che possono essere utilizzati per trattare la fibromialgia. È importante che il trattamento sia personalizzato in base alle esigenze specifiche del paziente e venga gestito in collaborazione con il team di cura per ottimizzare i risultati.

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