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ARTROSI: SINTOMI E CURA: L’IMPORTANZA DELLA FISIOTERAPIA PER LA RIDUZIONE DEL DOLORE

L’artrosi, nota anche con il nome di osteoartrosi, e’ la patologia articolare piu’ diffusa. Colpisce milioni di persone, a livello globale, di entrambe i sessi, a partire gia’ dai 35-40 anni.

Infatti, si calcola che a soffrire di artrosi sia circa il 10% della popolazione adulta, percentuale che cresce notevolmente, fino ad arrivare a sfiorare il 50% nelle persone di eta’ superiore ai 60 anni.

In questo articolo vi spiegheremo cos’e’ l’ artrosi, come riconoscerne i sintomi ed in che modo curarla grazie al ricorso alla fisioterapia, utile per la riduzione del dolore, per migliorare la mobilita’ articolare e per contrastare la degenerazione cartilaginea.

Indice

donna che si massaggia il collo

ARTROSI: CHE COS’E’?

L’artrosi è una patologia cronica e degenerativa che colpisce le articolazioni. E’ legata all’invecchiamento delle stesse, soprattutto di quelle sottoposte ad un maggior carico, ad esempio quelle degli arti inferiori (anca e ginocchio) e della colonna vertebrale. Non di rado puo’ interessare anche le articolazioni delle mani e dei piedi.

Nel complesso, e’ in grado di provocare un graduale cambiamento strutturale delle parti anatomiche colpite, ed una conseguente progressiva diminuzione della loro efficienza.

Infatti, in caso di artrosi, il tessuto cartilagineo che si trova all’interno delle articolazioni e che ha la funzione di diminuire l’attrito tra le superfici ossee, si consuma progressivamente, venendo man mano sostituito da tessuto osseo, provocando dolore, perdita di cartilagine e di funzionalita’ della zona colpita.

medico fisiatra che visita un paziente anziano steso sul lettino

ARTROSI: LE CAUSE

L’artrosi e’ una patologia multifattoriale per la quale, cioe’, non esiste una causa univoca che sia in grado di portare al suo sviluppo, ma sono stati identificati diversi fattori di rischio. In generale, si possono includere tutti quei fattori o situazioni che comportano una modificazione ed una compromissione del tessuto cartilagineo, quali:

  • età: l’artrosi è una patologia dell’età avanzata, strettamente correlata all’invecchiamento dello scheletro sollecitato per lungo tempo;
  • obesità: l’eccessivo peso corporeo che grava sulle articolazioni induce un consumo precoce della cartilagine articolare, che è costantemente sottoposta a un carico molto elevato;
  • fratture e lesioni articolari;
  • alcuni tipi di lavoro in cui si utilizzano prevalentemente alcune articolazioni o si compiono sforzi molto intensi;
  • sport praticati a livello agonistico in cui le articolazioni sono sollecitate di continuo;
  • familiarità;
  • alcune forme di artrite: queste causano, infatti, una prolungata infiammazione delle cartilagini articolari e le rendono più suscettibili alla degenerazione, come ad esempio nel caso di artrite reumatoide.
  • malattie circolatorie: che causano sanguinamento e danno nelle articolazioni.
donna che corre seduta a terra che stringe la rotula dolorante

A CHE ETÀ PUO’ COMPARIRE L’ARTROSI?

L’artrosi puo’ manifestarsi in eta’ diversa e colpisce in forme distinte: l’artrosi primaria che ha origine da un particolare difetto del metabolismo, può sopraggiungere in età adulta, verso i 40-50 anni.

L’artrosi secondaria, invece, di solito insorge in età più avanzata, tendenzialmente dopo i 60 anni, ed è da ricondurre al naturale processo di invecchiamento della cartilagine articolare. Nel corso degli anni, infatti, le nostre articolazioni compiono innumerevoli movimenti e questo può comportare un naturale consumo della cartilagine che le protegge.

In alcuni casi, ad esempio a seguito di una intensa attività agonistica, l’artrosi può colpire anche soggetti di eta’ inferiore ai 40 anni. La patologia può manifestarsi anche come conseguenza di traumi dovuti a cadute o incidenti: in questo caso è indipendente dal fattore età.

paziente piegato con caviglia dolorante

ARTROSI: COSA COMPORTA?

La patologia comporta una riduzione della capacità di svolgere i movimenti ed, in caso di contemporanea infiammazione dei tendini e dei legamenti, provoca dolore. Se la condizione peggiora, le superfici ossee entrano in contatto tra loro e possono cominciare a sfregarsi, causando forte doloregonfiore e rigidità articolare.

parti anatomiche colpite dall'artrosi

ARTROSI: QUALI ARTICOLAZIONI COLPISCE?

L’artrosi affligge con maggior frequenza le articolazioni di sostegno, cioe’ quelle che sono soggette a maggior carico, e quelle sottoposte a molto stress, cioe’ le più utilizzate. Nella parte superiore del corpo l’artrosi attacca con maggior frequenza cervicale, spalle e mani. Nella parte inferiore del corpo, le aree maggiormente colpite dall’artrosi sono: anca, ginocchia e piedi.

donna che si massaggia la mano dolorante

I SINTOMI DELL’ARTROSI

L’artrosi è una malattia degenerativa, definita così perché si instaura attraverso un processo degenerativo graduale. Questo processo può essere in parte scongiurato e frenato con una corretta prevenzione, correggendo cioè i fattori di rischio modificabili, ma non puo’ essere né arrestato né, tanto meno, fatto regredire.

Infatti, una volta che i tessuti e le superfici articolari hanno iniziato a deteriorarsi, il danno non può che progredire nel tempo, con un parallelo peggioramento dei sintomi.

Il dolore articolare è il principale sintomo e campanello d’allarme di questa patologia. Le persone affette da artrosi possono percepire dolore in tre situazioni diverse:

  • Mentre si utilizza l’articolazione;
  • Dopo un periodo di riposo dell’articolazione;
  • A seguito di un eccessivo sforzo fisico che ha coinvolto l’articolazione.

Altro sintomo tipico dell’artrosi è la riduzione della mobilità articolare. In caso, ad esempio, di artrosi all’anca, è molto frequente notare una minore usabilità dell’arto e l’impossibilità di compiere determinati movimenti, come distendere totalmente la gamba o chinarsi in avanti.

Un ulteriore segno dell’artrosi, soprattutto in fase abbastanza avanzata, è la formazione di spine ossee, i cosiddetti osteofiti, non presenti nell’articolazione sana, che rappresentano tentativi di autoriparazione del danno causato alle superfici ossee dalla sollecitazione eccessiva subita durante lo sfregamento.

Infine, sono sintomi riconducibili all’insorgenza dell’artrosi anche:

  • rigidità mattutina dalla durata variabile;
  • deformità e lussazioni, soprattutto a carico delle piccole articolazioni;
  • stanchezza, febbre e disturbi di carattere generale.

In fase iniziale, i dolori e la rigidità articolare tendono ad essere lievi, moderati, a presentarsi in modo occasionale ed a durare poco tempo, risolvendosi spontaneamente nell’arco di alcuni giorni.

Proprio l’occasionalita’ e la breve durata iniziale dei sintomi, fa sì che la maggioranza dei pazienti li consideri fastidi di poca importanza, trascurandoli anche per anni, finché il disturbo non inizia a diventare invalidante. Questa circostanza impedisce di prendere contromisure adeguate sul piano comportamentale e di individuare terapie in grado di ridurre i fastidi e di rallentarne l’evoluzione.

donna che si massaggia l'anca dolorante

DIVERSIFICAZIONE DEI SINTOMI DELL’ARTROSI

A seconda della parte interessata, il sopraggiungere dell’artrosi può comportare sintomi diversi e più specifici, come indicato brevemente di seguito:

  • Artrosi della colonna vertebrale: i tratti più colpiti possono essere quello lombarecervicale. Nel primo caso si manifesta comunemente con mal di schiena, la cui intensità va ad aumentare con il progredire della malattia. A livello cervicale, da cui il nome artrosi cervicale, il dolore compare in seguito alla formazione di osteofiti ed alla protrusione del disco intervertebrale, che provocano la compressione delle radici e dei nervi spinali. Formicolii ed intorpidimento di spalle e braccia sono altri sintomi tipici dell’artrosi cervicale.
  • Artrosi dell’anca: in genere si manifesta con rigidità articolare che impedisce anche movimenti banali come, ad esempio, allacciarsi le scarpe. Il dolore può diffondersi all’inguine, all’interno coscia ed, in alcuni casi, alle ginocchia.
  • Artrosi del ginocchio: più frequente nel sesso femminile e’ caratterizzata da dolore, gonfiore, e rigidità che, in fase avanzata, può portare a disabilità.
  • Artrosi delle mani: determina frequentemente la deviazione laterale, il cosiddetto valgismo, dell’ultima falange, interessando uno o più dita a seconda della fase della malattia. Ad esserne colpite sono principalmente le donne dopo la menopausa.
  • Artrosi del piede: si presenta inizialmente come borsite, cioe’ un’infiammazione della borsa sinoviale che protegge l’articolazione, che può determinare successivamente il deterioramento progressivo dell’articolazione, in particolare quella dell’alluce, in quanto la più esposta ad usura da carico ed attrito dovuti al cammino.
donne che eseguono esercizi a terra con la schiena sollevata

ARTROSI: COME CURARLA?

Purtroppo non esiste una cura definitiva per questa patologia. La terapia dell’artrosi ha l’obiettivo di ridurre il dolore e permettere il corretto funzionamento dell’arto.

Una valida strategia per ridurre la progressione della malattia prevede la correzione, ove possibile, delle cause che l’hanno determinata anche attraverso la combinazione di più approcci terapeutici.

Gli interventi terapeutici possono essere di tipo medico (farmacologico o chirurgico), o di tipo fisico.

L’importanza dell’attivita’ fisica.

Per aumentare la funzionalità articolare ed attenuare gli altri sintomi, è fortemente consigliata l’attività fisica. L’esercizio fisico moderato, infatti, aumenta la resistenza e rinforza il tono dei muscoli che sostengono le articolazioni, rendendole più stabili.

L’attività fisica può aiutare, insieme ad un’alimentazione sana ed equilibrata o, se necessario, ad un’apposita dieta, a perdere il peso in eccesso per alleviare il carico delle articolazioni, soprattutto di schiena e gambe, e contribuire a ridurre il dolore ed a migliorare la mobilità.

Il ruolo della fisioterapia nella cura dell’artrosi.

La fisioterapia riveste un ruolo fondamentale nel trattamento dell’artrosi. Infatti, sottoponendosi ad un ciclo di fisioterapia, e’ possibile praticare esercizi piu’ mirati di rinforzo, di equilibrio e di coordinazione, che risultano di grande aiuto nel continuare a mantenere la propria autonomia quotidiana.

tecarterapia per donna con spalla dolorante

LA FISIOTERAPIA PER L’ARTROSI

Come gia’ detto in precedenza, l’artrosi non è curabile e non esistono trattamenti risolutivi.
Di conseguenza, la funzione della fisioterapia, e’ orientata al raggiungimento di due principali obiettivi:

  • alleviare il dolore;
  • rallentare la degenerazione involutiva della malattia.


La fisioterapia riveste un ruolo determinante nella gestione dei pazienti affetti da artrosi. Sia perché aiuta a rinforzare i muscolimigliorare la mobilità ed il movimento, sia perché permette di alleviare il dolore, aiutando i pazienti a gestire al meglio questa condizione.

Per questi motivi e’ sempre consigliabile affiancare le terapie farmacologiche a trattamenti fisioterapici da effettuarsi mediante tecniche manuali o fisiche, come:

FISIOTERAPIA PER L’ARTROSI: I VANTAGGI

L’esercizio terapeutico fisioterapico e’ considerato come il trattamento principale per i pazienti affetti da artrosi, indipendentemente da età, livello di dolore e compromissione funzionale.

In caso di artrosi, la fisioterapia risulta utile nel contrastare i fattori di rischio reversibili come l’obesità e la debolezza muscolare, andando ad agire sul calo ponderale tramite l’esercizio aerobico e migliorando la forza muscolare con un programma di esercizi di rinforzo. 

Inoltre, risulta efficace nella riduzione e nel controllo del dolore , oltre che nel miglioramento della funzione, grazie all’utilizzo di  esercizi personalizzati sul singolo paziente, al fine di migliorarne la performance motoria.

donna anziana seguita dalla terapista che le fa sollevare dei pesi con la braccia

FISIOTERAPIA PER L’ARTROSI: RECUPERO DELLA  MOBILITA’ ARTICOLARE

La mobilizzazione articolare è un tipo di terapia esercitata manualmente dal fisioterapista specializzato, mirata a recuperare la piena funzionalità delle articolazioni.

Questo tipo di trattamento fisioterapico consente di aumentare l’ampiezza del movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, ed ha come obiettivo, quello di conservare libero il movimento articolare fisiologico nei diversi piani dello spazio, per riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata.

La mobilizzazione articolare può essere:

  1. attiva: eseguita dal paziente;
  2. attiva-assistita: eseguita insieme al fisioterapista;
  3. passiva: svolta solo da terapista o da apparecchiature.
degenerazione cartilaginea disegno

FISIOTERAPIA PER L’ARTROSI CONTRO LA DEGENERAZIONE CARTILAGINEA

La cartilagine articolare è un tessuto connettivo che copre le superfici articolari delle ossa lunghe ed è specializzato nel fornire supporto strutturale, ammortizzare gli urti ed offrire il minor attrito possibile.

Nel corpo umano esistono due tipi principali di cartilagine: la fibrocartilagine, presente nei menischi, nelle inserzioni legamentose e tendinee, e la cartilagine ialina, che ricopre le superfici articolari. Proprio quest’ultima è il tessuto bersaglio dei processi patologici determinanti l’artrosi.

Il carico a livello della cartilagine articolare è essenziale per il suo mantenimento. Una riduzione del carico infatti porta ad una atrofia e degenerazione cartilaginea, che comporta una progressiva perdita della cartilagine articolare.

In caso di degenerazione cartilaginea, sottoporsi ad esercizio terapeutico, con somministrazione di carico graduale, monitorando costantemente il dolore, rappresenta la migliore strategia terapeutica, in grado di evitare complicanze che spesso possono condurre ad un intervento chirurgico.

due anziani che fanno esercizio seguiti dalla terapista

FISIOTERAPIA PER L’ARTROSI: QUALE TRATTAMENTO

Il trattamento fisioterapico deve comprendere  esercizi di rinforzo muscolare ed esercizio aerobico generale. In particolare, gli esercizi di rinforzo devono essere:

  • semplici nell’esecuzione del gesto motorio;
  • facilmente dosabili in termini di numero di ripetizioni;
  • modulabili a seconda del livello del paziente in modo da rendere l’esercizio progressivo;
  • devono prevedere l’utilizzo di strumenti di uso comune;
  • devono essere sicuri per il paziente senza esporlo a situazioni di pericolo.

Per quanto riguarda l’esercizio aerobico invece, deve essere quanto più piacevole possibile per il paziente, tenendo conto anche delle sue abitudini preesistenti, evitando le attività ad alto impatto come la corsa.

Se vuoi maggiori informazioni sui nostri trattamenti fisioterapici per l’artrosi o se desideri fissare un appuntamento con i nostri specialisti, chiama senza impegno il:

3382271519

negli orari di apertura del Centro Fisioterapico Fisioklinic, oppure visita il nostro sito www.fisioklinic.it.

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