Attualmente, in Italia ma non solo, le malattie neurologiche sono contraddistinte da un alto tasso di incidenza e da un forte impatto in termini di disabilita’, basti pensare alle malattie cerebrovascolari come, ad esempio, l’ictus ischemico.
In questi casi, cioe’ in presenza di pazienti con malattie neurologiche, la Riabilitazione assume una grande importanza in quanto, grazie ad essa, si cerca di venire in aiuto delle persone, provando a fargli ritrovare le autonomie fisiche, mentali e psicologiche e, di conseguenza, spingerli verso un graduale reinserimento nella società.
Vediamo cos’e’ la Riabilitazione neurologica e quali obiettivi si pone.
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ToggleRiabilitazione neurologica: cos’è?
La Riabilitazione neurologica o “neuroriabilitazione” è la disciplina medica che si occupa del recupero funzionale di pazienti che sono affetti da patologie del sistema nervoso centrale e/o periferico.
Questa disciplina, infatti, si rivolge alle persone che hanno subito un ictus cerebrale, una lesione midollare, un grave trauma cranico ed a pazienti affetti da malattie neurodegenerative come, ad esempio, il Parkinson o la Sclerosi Multipla.
Perche’ ricorrere alla Riabilitazione neurologica?
Nella maggior parte dei casi, l’insorgere di queste problematiche fisiche, avviene in maniera improvvisa ed in pieno benessere, andando a modificare, drammaticamente, non solo la qualità di vita propria, ma anche quella dei propri cari. Pertanto, occorre una presa in carico globale del paziente, risultando fondamentale un lavoro di equipe basato su di un approccio multidisciplinare. Solitamente l’equipe e’ composta dal medico neurologo, dal fisiatra, dal fisioterapista, dal terapista occupazionale, dal neuropsicologo, dal logopedista, dall’infermiere e da figure assistenziali, tutti professionisti che interagiscono tra di loro per una valutazione ed un trattamento a 360° del paziente.
L’importanza dell’approccio multidisciplinare nella Riabilitazione neurologica
La presa in carico del paziente neurologico prevede:
• un’attenta anamnesi e diagnosi da parte del medico specialista neurologo e del fisiatra;
• una valutazione funzionale da parte del fisioterapista che sceglierà e pianificherà insieme al medico l’iter riabilitativo più adatto;
• una valutazione da parte del terapista occupazionale che aiuterà il paziente ad adattarsi e reinserirsi nel proprio ambiente domestico;
• una valutazione da parte del logopedista in caso di alterazione del linguaggio, della deglutizione, della comprensione, dell’attenzione e della memoria;
• un’eventuale valutazione, nel caso fosse necessaria, dell’urologo nel caso di disfunzioni vescicali;
• valutazione psicologica per problemi di depressione, disorientamento emotivo.
Generalmente il trattamento di riabilitazione neurologica ha una durata in media dai 3 ai 6 mesi in base all’ entità del danno ed al recupero funzionale.
Riabilitazione Neurologica: Obiettivi
La Riabilitazione neurologica ha come obiettivo quello di accelerare i processi di recupero, motorio e cognitivo, in persone che lamentano problemi di equilibrio, forza, coordinazione, ma anche di memoria, attenzione o linguaggio.
L’intervento neuro-riabilitativo è un processo molto articolato e va calibrato sulla funzione residua del soggetto con disabilità. Nello specifico gli scopi possono essere cosi’ sintetizzati:
- prevenire o rallentare ulteriore perdita di funzione nei pazienti con disabilità;
- migliorare o se possibile aiutare nel recupero della funzione;
- compensare la perdita di funzione;
- mantenere la funzione corrente.
In conclusione, si puo’ affermare che, l’obiettivo ultimo della riabilitazione neurologica è rendere il paziente autonomo nelle fasi più acute; reinserire il paziente in una vita sociale adeguata, rendere i progressi ed i miglioramenti del paziente duraturi ed a lungo termine.
Riabilitazione Neurologica: A chi serve?
La riabilitazione neurologica è una terapia applicabile a tutti quei pazienti affetti da disturbi neurologici del sistema nervoso centrale o periferico:
• Sistema nervoso centrale: cervello, tronco encefalo e midollo spinale. Le principali patologie che affliggono questo sistema sono morbo di Parkinson, sclerosi multipla o a placche, SLA, Alzheimer, traumi craneocefalici, paralisi celebrali infantili e mielopatie;
• Sistema nervoso periferico: radici, tronchi, nervi. Tra le principali patologie che affliggono questo sistema vi sono: radicolopatie (per ernia o protusione discale, becchi osteofitosici, mielopatie), canalicolopatia (tunnel carpale, stretto toracico superiore).
Le patologie interessate dalla riabilitazione neurologica sono principalmente:
• Ictus
• Traumi cranici
• Traumi midollari
• Patologie del midollo spinale
• Tumori cerebrali
• Sindromi radicolari acute e persistenti
• Neuropatie
• Malattie neurodegenerative come SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), Sclerosi Multipla, Morbo di Parkinson
Tutti i pazienti che soffrono di queste patologie potrebbero presentare disturbi neurologici motori come, ad esempio, deficit di:
• equilibrio,
• coordinazione,
• deambulazione
• disturbi neurologici psichici come memoria, attenzione, linguaggio.
Riabilitazione Neurologica: Tecniche di trattamento
Per restituire autonomia ai pazienti neurologici e garantire loro un recupero funzionale della parte lesa, i fisioterapisti, dopo un’attenta anamnesi e valutazione, possono applicare varie tecniche di trattamento garantendo, in questo modo, una personalizzazione della terapia.
Facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva
E’ una metodica conosciuta anche come metodo “Kabat”, dal nome del neurologo americano che la studiò. Parliamo di una particolare tecnica, che viene applicata soprattutto nelle patologie neurologiche da ipertono flaccido o anche ortopediche. Questo approccio terapeutico mira al recupero delle funzionalità attraverso stimoli propriocettivi esterni, migliorando il movimento alterato. La tecnica prevede l’utilizzo di movimenti secondo diagonali e spirali che permettono ai muscoli di lavorare in massimo allungamento e massima contrazione, enfatizzando i fulcri articolari più deboli attraverso quelli più forti.
Esercizio Terapeutico Conoscitivo
Meglio conosciuta come metodo “Perfetti”, una metodica neuro cognitiva mirata soprattutto a pazienti post ictus con emiplegia e spasticità. Attraverso degli esercizi, vengono stimolati i processi cognitivi del cervello che comportano un recupero del movimento perso, in quanto l’ictus danneggia direttamente il cervello e non i muscoli. Viene sfruttata la propriocezione del proprio corpo che permette di elaborare informazioni esterne varie: tattili, di movimento, pressorie, visive. Attraverso queste informazioni il cervello si riadatta al movimento controllando le reazioni. Per effettuare gli esercizi di riabilitazione neuro cognitiva, vengono utilizzati delle attrezzature e sussidi specifici.
Metodo Bobath
E’ uno dei metodi terapeutici più utilizzati nella riabilitazione neurologica. Si basa sul modello del “problem solving” per il trattamento di pazienti con disturbi di movimento e di postura provocati da una patologia neurologica. Attraverso un apprendimento propriocettivo e un’esperienza sensoriale di tipo tattile, visiva ed uditiva, si lavora sulle capacità residue del paziente per il recupero funzionale.
Mirror Therapy
Metodica di riabilitazione che prevede il movimento in modo omogeneo e simmetrico di entrambi gli arti lesi davanti ad uno specchio. Il paziente dovrà osservare l’arto sano; in questo modo sembrerà che l’arto paretico si stia muovendo. È un modo per ingannare il cervello a pensare che il movimento si stia compiendo normalmente e sfruttare così la capacità residua dell’arto leso, stimolandolo con l’effetto ottico dello specchio.
Riabilitazione Robotica
Si tratta di un metodo di Neuro Riabilitazione recente, che avviene grazie a dispositivi tecnologici all’ avanguardia. È un tipo di Riabilitazione che è risultata essere efficace soprattutto nel recupero dell’arto inferiore o superiore colpito da ictus. Non parliamo di una terapia sostitutiva alla Riabilitazione tradizionale, ma di una terapia di supporto che può aiutare ad accelerare il recupero funzionale. Attraverso l’utilizzo di Robot, l’arto colpito compie movimenti attivi, stimolando cosi la motricità residua e la plasticità cerebrale, attivando precise aree del cervello.
Il Metodo BOBATH
Il metodo Bobath, oggi conosciuto anche come Concetto Bobath, e’ il metodo neuro-riabilitativo utilizzato dai professionisti del Centro Fisioterapico Fisioklinic e rappresenta l’approccio fisioterapico preferito, piu’ indicato e risolutivo, nella medicina occidentale, in pazienti con disturbi del movimento e del controllo posturale legati a lesioni neurologiche.
Questo approccio fisioterapico, sviluppato originariamente in ambito pediatrico nel trattamento di bambini con sindromi neurologiche e, solo successivamente, sviluppato anche per gli adulti, deriva dagli studi di Karel e Berta Bobath. Ideato negli anni Cinquanta, si basa sull’idea del potenziale recupero funzionale di una zona lesa.
Il Metodo Bobath si fonda sulla pratica del problem solving, cioè della ricerca di nuove soluzioni adatte al paziente che, con l’aiuto del terapista, seguirà un nuovo apprendimento motorio per intervenire sulle perdite funzionali determinate dalla lesione.
La metodica Bobath, richiede una forte interazione tra paziente e fisioterapista: non si tratta di una forma di fisioterapia passiva, ma di una rieducazione, un apprendimento continuo del paziente e, parallelamente, una continua rivalutazione e reimpostazione da parte del terapista.
Il paziente al centro nel Metodo Bobath
Il trattamento basato sulla Metodica Bobath, pone al centro il paziente ed i suoi bisogni funzionali. Il fisioterapista, dopo aver attentamente valutato la condizione funzionale del paziente, formula una serie di ipotesi terapeutiche che poi si sviluppano in un trattamento che facilita l’integrazione, il controllo posturale anticipatorio, il frazionamento e la selettività del movimento.
Il Metodo BOBATH: Principi di base
L’obiettivo principale del Metodo Bobath è quello di migliorare la funzione persa a seguito di lesione. Rivolgendosi a pazienti con danni cerebrali, la rivoluzione fisioterapica portata da questa nuova metodica, consisteva nell’idea di sfruttare la plasticità neuronale per orientare il cervello ad un nuovo apprendimento delle funzioni motorie.
La plasticità neuronale, altro non e’, che la capacità del nostro sistema nervoso di modellarsi e rimodellarsi a seconda degli stimoli ricevuti, il che corrisponde a cio’ che avviene normalmente durante l’apprendimento nell’età evolutiva. Poiche’ i neuroni sono cellule incapaci di moltiplicarsi, la degenerazione non puo’ essere recuperata.
E’, pero’, possibile riprogrammare aree cerebrali, affinché si prendano carico delle funzioni danneggiate dalla lesione cerebrale. Compito del terapista sarà quello di dare gli input giusti.
Quali sono i principi fondamentali del Metodo Bobath?
Il Concetto Bobath si fonda su due aspetti fondamentali: l’inibizione dei movimenti riflessi e la facilitazione dei movimenti volontari condizionati da determinati atteggiamenti posturali.
Inibizione
Nei pazienti con lesioni neurologiche è molto comune che, oltre all’alterazione della funzione motoria, si abbia anche un’eccessiva attività riflessa. Questa è dovuta ad una minor inibizione, su alcuni neuroni, causata dalla degenerazione dei neuroni dell’area lese. Prima di andare a lavorare sul recupero della funzione motoria, il fisioterapista si concentrera’ sull’inibizione di questi movimenti riflessi. Questa inibizione viene ottenuta attraverso le cosiddette posture inibenti riflesse, cioè tramite il mantenimento di una postura fissa a lungo che permettere il rilassamento della muscolatura.
Facilitazione
La facilitazione è uno degli elementi unici che caratterizzano la Metodica Bobath. Il fisioterapista durante il trattamento utilizza l’ambiente circostante, la propria manualità e le facilitazioni verbali. L’interazione tra ambiente, paziente e terapista è la parte generante per il trattamento riabilitativo.
La facilitazione si articola su tre aspetti principali: manualità del terapista, modifica ambientale, scelta del compito funzionale.
1) Manualità del terapista: grazie alla manipolazione ed il posizionamento in determinate posizioni da parte del terapista, si andrà ad evocare la stimolazione dei pattern motori e di apprendimento. Questi pattern ripercorrono i pattern evolutivi del bambino durante l’apprendimento motorio.
2) Modifica ambientale: nel paziente con lesioni neurologiche, assume grande importanza il distretto sensoriale. In questi pazienti, infatti, la propriocezione ed il movimento volontario perdono la guida naturale: la stimolazione visiva, tattile, propriocettiva, uditiva possono quindi aiutare l’attività tonica posturale nell’evocazione di pattern funzionali adatti al contesto in cui ci troviamo.
3) Scelta del compito funzionale: il paziente dovrà apprendere le strategie migliori per controbilanciare la perdita di funzione, imparerà a gestire l’ambiente intorno a sé ed il movimento orientato ad uno scopo.
Fondamentale, per il processo di facilitazione, è la ripetizione: ogni movimento da riapprendere dovrà essere eseguito non solo durante la manipolazione terapica, ma anche in altri contesti. Compito del fisioterapista e’ variare il contesto motorio per riprodurre situazioni di vita reale: in questo modo la funzione riappresa raggiungerà stabilità e ripetibilità anche nel quotidiano del paziente.
La Metodica BOBATH: A chi si rivolge
Alla base di tutte le patologie su cui la Metodica Bobath può intervenire, troviamo un’alterazione della funzione motoria. L’alterazione di una funzione porta ad un’incapacità di compiere correttamente un gesto motorio volontario direzionato ad uno scopo.
Sono molte le patologie che possono portare a lesioni neurologiche con esito in perdita di funzione motoria e posturale. Tra le più comuni nell’adulto abbiamo:
- Ictus :il metodo può essere applicato con successo nei pazienti colpiti da ictus, da cui può derivare paresi o emiparesi.
- Malattia di Parkinson: frequente negli anziani, ma in aumento anche in età precoce. In questi pazienti il metodo può aiutare a migliorare il movimento involontario attraverso l’insegnamento di specifici esercizi per il controllo del tono muscolare.
- Sclerosi multipla: malattia neurodegenerativa in cui si ha progressiva perdita della funzione. Molto può fare la Fisioterapia per migliorare la discinesia e la funzione motoria, soprattutto nelle fasi precoci della malattia.
Il metodo Bobath non è efficace solo in quei pazienti che hanno subito una perdita di funzione, come un’emiparesi, ma anche in quei pazienti in cui il movimento è fortemente alterato, scoordinato, non fluido, ma presente.
La Metodica BOBATH: Gli esercizi
Identificare quali siano gli esercizi esclusivi del Metodo Bobath è molto complesso. Gli interventi rientranti nella Metodica Bobath possono essere suddivisi in quattro categorie: attività facilitanti i movimenti, mobilizzazioni specifiche, esercizi miglioranti le attività pratiche ed educazione del paziente.
Nello specifico, in riferimento agli esercizi utilizzati nel Metodo Bobath, possiamo parlare di:
Esercizi di guiding
Sono esercizi molto utili nei pazienti affetti da lesioni neurologiche. Il guiding, o guida terapeutica, si basa sul concetto che l’apprendimento è sempre orientato al compito, cioè possiamo apprendere qualcosa se sappiamo a cosa ci serve, cosa ci fa raggiungere, perché lo facciamo.
È particolarmente utilizzato nel Metodo Bobath per la fisioterapia della mano. Di uso comune è la presa Affolter. In questo esercizio il fisioterapista apporrà la sua mano su quella del paziente, proprio come una guida. La presa deve avvolgere il paziente e rassicurarlo durante l’esecuzione del movimento, anche complesso. Le attività funzionali da eseguire con il guiding sono quelle quotidiane come, ade esempio, tenere una posata per mangiare, vestirsi o lavarsi le mani. È importante, nell’ottica del continuo stimolo sensoriale, che anche i familiari o i caregiver imparino questa tecnica per poter continuare l’esecuzione anche a casa.
Esercizi per il recupero del cammino
Per rieducare il paziente a camminare in autonomia, un esercizio molto utile può essere quello del percorso ad ostacoli. Normalmente, questo esercizio, viene svolto con quei pazienti che hanno già recuperato la funzione motoria e sono in grado di camminare, ma che non riescono a coordinare bene la camminata e devono rieducarsi alla presenza degli ostacoli quotidiani come gradini o oggetti sul pavimento.
Come accade per gli esercizi di guiding, anche in questo caso il paziente, pur camminando autonomamente, viene affiancato e guidato dal fisioterapista che può disporsi lateralmente al paziente. Viene impostato un percorso con ostacoli vari: questi richiedono un’elaborazione motoria complessa, con valutazione dell’ostacolo e messa in pratica della strategia motoria ottimale.
Il fisioterapista interverra’, ogni qualvolta sia necessario, per correggere eventuali posture o movimenti scorretti. Inoltre, in questi percorsi, si deve stimolare il paziente a rimanere a lungo in piedi: anche il mantenimento della stazione eretta richiede, infatti, uno sforzo di coordinazione e di attivazione della muscolatura antigravitaria.
Sit-To-Stand
Questo è un movimento molto comune, apparentemente semplice da eseguire, ma nei pazienti con emiparesi o lesioni neurologiche, anche l’esecuzione di questi movimenti può risultare compromessa. Questa richiede infatti coordinazione tra muscoli antagonisti, un congruo sviluppo di forza ed il mantenimento di un preciso punto di equilibrio. Anche in questo caso il fisioterapista non dovrà farsi carico del paziente, ma dovrà aiutarlo nell’esecuzione del movimento.
La Riabilitazione Neurologica: Conclusioni
La Riabilitazione neurologica riveste un ruolo estremamente importante nei trattamenti a seguito di eventi acuti. La Metodica Bobath, attualmente, e’ il metodo piu’ utilizzato nel trattamento di pazienti affetti da patologie del sistema nervoso centrale, essendo applicabile a persone di qualsiasi eta’ che abbiano subito questa tipologia di lesioni.
La raccomandazione e’ di affidarsi a professionisti competenti, che siano in grado di offrirti il miglior trattamento possibile in relazione alle tue esigenze.
Rivolgiti con fiducia al Centro Fisioterapico Fisioklinic, dove troverai specialisti formati in ambito riabilitativo neuro-motorio che, dopo aver raccolto, durante la prima visita, tutte le informazioni riguardanti la tua situazione clinica, costruiranno, insieme a te, il percorso terapeutico piu’ adatto a garantirti il miglior recupero possibile.